Business plan: la guida completa capitolo per capitolo
Il business Plan: cos’è e a cosa serve
Il business plan è un documento strategico che descrive la visione, gli obiettivi e i dettagli operativi di un'impresa, sia essa una nuova azienda o una realtà già esistente che vuole intraprendere differenti percorsi di crescita.
Il Sole 24 Ore lo definisce come:
Il documento che permette di definire e riepilogare il progetto imprenditoriale, le linee strategiche, gli obiettivi e la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria di un’impresa.
Si tratta di un elemento fondamentale, non solo perché funziona come una bussola da seguire per il management, ma anche perché offre una panoramica completa del progetto, utile per possibili investitori, business angels e altri player che potrebbero essere interessati ad investire nella nostra attività.
Un business plan, dunque, è sia guida operativa che strumento di comunicazione ed è di vitale importanza per qualsiasi impresa. Ecco perché in questa guida completa affrontiamo nel dettaglio ogni aspetto di un business plan, capitolo per capitolo.
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Quando si redige un Business Plan?
Il business plan è un documento con un arco previsionale che varia dai tre ai cinque anni e la sua redazione è un passaggio fondamentale in diverse fasi della vita di un’attività:
- Quando stiamo avviando una nuova attività;
- Quando siamo alla ricerca di un finanziamento da banche, investitori, business angels…ecc;
- Quando stiamo sviluppando una nuova linea di prodotti o vogliamo espandere l’attività in nuovi mercati;
- Quando è necessaria un’analisi strutturata, a seguito di cambiamenti importanti nell’azienda o quando si intende ottimizzare diversi progetti e processi.
Bisogna specificare che, anche in assenza di cambiamenti significativi, è buona pratica aggiornare periodicamente il business plan, per analizzare il raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali correzioni di rotta. Tale processo aiuta a mantenere l'azienda in linea con l’evoluzione del mercato e i propri obiettivi di business.
I capitoli che compongono un business plan
Un business plan ben strutturato dovrebbe includere vari elementi fondamentali, ognuno dei quali ha un ruolo cruciale nella descrizione dell'impresa e delle sue prospettive. Solitamente, questo documento si compone di tre sezioni, contenenti tre categorie di capitoli: i capitoli ancillari, analitici e strategici.
Capitoli ancillari
- Executive summary o sommario
- Company overview o descrizione dell’azienda
- Descrizione dei prodotti o servizi offerti (volendo accorpabile nel capitolo precedente)
Capitoli analitici
- Analisi di mercato
- Analisi della concorrenza
Capitoli strategici
- Go to market strategy
- Roadmap o piano operativo
- Descrizione del team e delle competenze
- Analisi finanziaria
Vediamoli tutti nel dettaglio.
1. Executive summary o sommario
L’executive summary è la sezione introduttiva del business plan e riassume i punti chiave del progetto.
Si tratta della sezione più importante del documento, in quanto è la prima (e spesso anche l’unica) che un potenziale investitore andrà a leggersi. Ecco perché deve essere il più convincente possibile e deve includere una sintesi chiara di tutto il progetto e dei suoi obiettivi, della visione dell’azienda, dei principali prodotti o servizi offerti, del target di mercato e della strategia di monetizzazione.
Proprio per la sua rilevanza, è buona pratica redigere questa sezione alla fine di tutto il lavoro di stesura del business plan, in modo da riassumere efficacemente i dettagli più importanti.
2. Company overview o descrizione dell’azienda
Questa sezione offre una visione in profondità dell’impresa, della sua missione, visione e valori. Deve contenere:
- La storia dell'azienda e del progetto;
- L'elenco dei prodotti o servizi offerti;
- Le caratteristiche distintive che rendono il nostro progetto unico rispetto ai concorrenti;
- La fase in cui si trova l’azienda: se sta già monetizzando oppure se è un progetto ancora in una fase early stage;
- Una SWOT Analysis contenente punti di forza, di debolezza, le opportunità e i pericoli per il nostro modello di business.
3. Descrizione dei prodotti o servizi offerti
Questa parte descrive nel dettaglio i prodotti o servizi che un determinato business intende offrire. Per ogni prodotto o servizio, si devono includere informazioni su:
- Caratteristiche uniche e benefici per i clienti;
- Vantaggi competitivi rispetto ai prodotti concorrenti;
- Eventuali brevetti o proprietà intellettuali associati.
4. Analisi di mercato
L’analisi di mercato è uno step fondamentale per comprendere le dinamiche del settore, il posizionamento dell’azienda e i possibili margini di crescita. Questa sezione include ricerche dettagliate su:
- Buyer personas: si definiscono quelli che sono i clienti ideali per il nostro prodotto o servizio. In particolare quei clienti che percepiscono di più il problema o esigenza che siamo in grado di risolvere con il nostro prodotto o servizio;
- Dimensione del mercato: stima del potenziale di mercato in termini di volume e valore in termini economici;
- Segmentazione del mercato: individuazione delle caratteristiche demografiche, psicografiche e delle attitudini di consumo dei possibili clienti target;
- Trend del mercato: identificazione dei cambiamenti rilevanti nel settore;
5. Analisi della concorrenza
In questo capitolo si svolge un’analisi approfondita dei principali player distinguendo tra:
- Concorrenti diretti: brand che offrono prodotti o servizi identici o molto simili ai nostri;
- Concorrenti indiretti: business che offrono prodotti o servizi alternativi, che soddisfano bisogni simili ma con soluzioni diverse;
- Concorrenti potenziali: quelle aziende che non operano ancora direttamente nel tuo mercato, ma che hanno le risorse e tecnologie per entrarci in un futuro.
6. Go to market strategy
La Go to market strategy o strategia di marketing e vendite descrive come l’azienda intende raggiungere i clienti e promuovere i propri prodotti. Include:
- Politiche di prezzo: strategie per il posizionamento dei prezzi in base al valore percepito e alla concorrenza;
- Strategie di distribuzione: canali attraverso cui i prodotti o servizi saranno venduti;
- Strategie di promozione e pubblicità: principali canali di comunicazione che saranno utilizzati per promuovere il prodotto (advertising, social media, blog, cartellonistica, radio…ecc).
7. Roadmap o piano operativo
Nella roadmap o piano operativo vengono delineati gli step di crescita del nostro progetto e quali sono gli obiettivi che ci si pone nei prossimi mesi o anni. Mostrare una roadmap chiara e precisa è particolarmente importante, sia da un punto di vista strategico che per attrarre potenziali investitori:
- Descrizione dei processi produttivi o operativi;
- Gestione delle risorse (umane, tecnologiche, materiali);
- Piani di approvvigionamento e logistica;
- Eventuali strutture o infrastrutture necessarie per la produzione e distribuzione.
8. Descrizione del team e delle competenze
Vengono qui descritte la struttura del team di leadership, del management e di tutti i livelli aziendali, andando nel dettaglio riguardo a quelle che sono le competenze e il know-how dell’azienda. Il capitolo deve includere:
- Organigramma aziendale e struttura gerarchica;
- Ruoli e responsabilità dei dirigenti e manager principali;
- Qualifiche del team e come queste sostengono la crescita aziendale;
- Politiche di assunzione e gestione del personale.
9. Analisi finanziaria
Vengono qui riassunte le considerazioni fatte nel financial plan. L’analisi finanziaria rappresenta la parte numerica del business plan ed è fondamentale per dimostrare la sostenibilità economica del progetto. Comprende:
- Previsioni finanziarie: proiezioni di ricavi, costi e profitti per i primi tre-cinque anni;
- Conto economico previsto: mostra come si evolveranno entrate e uscite;
- Bilancio patrimoniale: rappresenta l’equilibrio tra attività e passività;
- Analisi del cash flow: previsioni dei flussi di cassa per mantenere un bilancio finanziario stabile;
- Break-even analysis: identifica il momento in cui l’azienda coprirà i costi iniziali e comincerà a generare profitto.
Se il business plan è stato creato per ottenere finanziamenti, in questa sezione l'azienda deve indicare anche con precisione il capitale necessario, la destinazione d'uso dei fondi e le proiezioni di ritorno sull'investimento (ROI) per gli investitori.
10. Appendici
Le appendici forniscono informazioni supplementari come curriculum dei fondatori, dati di mercato aggiuntivi, brevetti e licenze, contratti chiave e documenti legali. Questa sezione supporta e giustifica le informazioni principali del business plan.
Le principali fasi di stesura di un Business Plan
Per redigere un business plan efficace, è utile seguire una sequenza operativa ordinata e dettagliata:
- Ricerca e analisi iniziale: raccogliere dati sul mercato, sui clienti e sulla concorrenza per una visione realistica del contesto.
- Definizione degli obiettivi: perché si possano considerare "obiettivi", devono essere chiari e misurabili attraverso singole metriche o KPI (Key Performance Indicator).
- Sviluppo delle strategie operative e di marketing: delineare i piani per produzione, distribuzione e promozione.
- Definizione della proiezione finanziaria: preparare le previsioni finanziarie su base annua.
- Scrittura e revisione del documento: organizzare le sezioni in un formato chiaro e coeso e rivedere il tutto per assicurare precisione e coerenza.
- Stesura dell’executive summary: redigere l’executive summary solo al termine della redazione, per includere i punti salienti dell’intero documento.
Alcune domande frequenti sul business plan:
Quanto dev'essere lungo un business plan?
Non c’è una lunghezza predeterminata, ma bisogna prendere in considerazione alcuni aspetti: il business plan deve essere il più possibile dettagliato e completo, ma al contempo anche diretto e sintetico, evitando di riproporre concetti uguali in diverse salse.
In generale è buona pratica che un business plan non superi le 10-15 pagine, esclusi allegati.
In che formato deve essere redatto un business plan?
Il business plan è a tutti gli effetti un documento testuale e può essere redatto con un qualsiasi software di scrittura per poi essere diffuso come file PDF. Non è inusuale che il business plan abbia anche diversi allegati integrativi, come analisi in Excel e molto altro.
Oltre al PDF, spesso il business plan viene anche riadattato in una presentazione con Powerpoint, Keynote o Google slides, in modo da poter essere presentato in un formato più leggero e accattivante.
Se ancora non conosci Tot
Speriamo che questa guida sul business plan ti sia utile.
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