AccediRegistrati

Truffe online: quanto ci costano e cosa fare per tutelarsi?

Redazione Tot
Redazione Tot
21 novembre 2022
Truffe online: errori più comuni e consigli di sicurezza per evitarle

Dall’email con la grafica della banca che ci chiede di "verificare i nostri dati", al banner che promette di acquistare prodotti con sconti e "offerte mai viste prima", fino alle truffe SMS che invitano a "sbloccare il proprio account" cliccando su un link.

Nonostante tutte le attenzioni possibili, sono comunque decine di migliaia in Italia, e milioni nel mondo, le vittime di truffe online. Un mercato che, a dispetto della crisi, sfortunatamente gode di ottima salute e cresce mese su mese.

Nell’ultima relazione annuale della Banca d’Italia (2023), con riferimento al 2022, gli esposti ricevuti riguardanti truffe online sono stati 502. Un numero contenuto se si pensa alla quantità di operazioni finanziare svolte online oggigiorno. Un dato incoraggiante che conferma anche l'efficacia dei più moderni sistemi di autenticazione, come quelli che impieghiamo in Tot e che includono anche l'utilizzo di dati biometrici, quali impronte digitali e riconoscimento facciale.

È importante notare che, degli esposti ricevuti dalla Banca d'Italia, il 48% riguardava furti di credenziali di accesso al conto bancario e dei codici di autenticazione delle operazioni di pagamento, oltre che dati identificativi per sottoscrivere finanziamenti ad insaputa degli utenti.

I numeri sulle truffe online

Un altro importante strumento per monitorare lo stato di salute della sicurezza contro le truffe online è il resoconto annuale della Polizia Postale, secondo cui, nel 2023, si riscontra un aumento sensibile dei casi di truffe legate all'attività di trading online , con oltre tremila casi trattati.

Sempre dal resoconto della Polizia Postale, si evince come i casi trattati di phishing (truffe tramite email), smishing (truffe tramite SMS) o vishing (truffe al telefono), siano stati oltre i 10.000, con un incremento rispetto al 2022 del 15%.

Dal report dell'Osservatorio Cyber di CRIF, realizzato alla fine del 2022, si osserva come siano aumentati del 44,1% gli utenti che hanno ricevuto un avviso di furto dei propri dati personali. In molti casi, inoltre, questi dati (non solo ottenuti tramite truffe, ma anche hackerati da più siti web) forniscono ai criminali informazioni particolarmente sensibili, come l'indirizzo di residenza delle vittime.

Il danno economico causato da truffe online, nel 2023, è di oltre 137 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2022 del 20%.

Secondo l'ultima analisi di Scam Adviser, nel 2021 a livello globale sono state oltre 260 milioni le truffe sul web, con perdite totali di circa 41,3 miliardi di euro (il 15% in più rispetto al 2021).

Truffe online: cosa fare dunque per tutelarsi?

Se stai leggendo questo articolo è perché, molto probabilmente, già conosci i servizi di banking online come Tot e quindi hai abbastanza dimestichezza con la tecnologia, utilizzi quotidianamente l’online banking o la carta di credito o debito per pagare bollette, controllare il tuo saldo o trasferire denaro.

Statisticamente, però, proprio questa consuetudine può spingerci ad esporre i nostri account ad altrettanti rischi quotidiani, quindi ti proponiamo alcuni accorgimenti di base per evitare le truffe online e non che –sia tu un consumatore privato, un libero professionista o imprenditore– è sempre davvero utile tenere a mente.

La tua banca non ti chiama quasi mai

Oggigiorno, che la tua banca o il tuo fornitore di energia elettrica possano chiamarti è poco probabile, a meno che non lo facciano per darti una comunicazione urgente. Quindi, di norma, è consigliabile non rispondere mai alle email o alle telefonate di qualcuno che afferma di essere la tua banca e chiede i dettagli del tuo conto, o chiede “conferme” precise riguardo ai tuoi dati personali o ai nomi dei tuoi famigliari, oppure paventa il blocco del conto corrente causa "operazioni sospette".

Sono tutte richieste che mirano ad ottenere più informazioni possibili per accedere al tuo conto.

A chi rivolgersi in caso di dubbio? Contatta direttamente la tua banca o il tuo fornitore utilizzando sempre i numeri di telefono che trovi sui loro rispettivi siti ufficiali, e chiedi se la chiamata era attendibile. In caso negativo, fai la segnalazione all’operatore e, successivamente, fai denuncia alle autorità competenti.

Non fornire mai i dati personali

Non dare mai i dati della carta di credito o del conto online, né rispondendo ad un'email, né direttamente al telefono, che sia a voce o via SMS, a meno che tu non abbia effettuato la telefonata recuperando il numero da una fonte attendibile, o richiesto alla banca di richiamarti.

Ricorda che chi vuole commettere una truffa utilizza indirizzi di posta elettronica o messaggi SMS (anche attraverso WhatsApp, Telegram o persino sui social network) che sembrano provenire dalla tua banca, da un istituto finanziario o comunque da un servizio del quale potresti essere cliente.

In genere, questi messaggi affermano che c'è un problema con il tuo account e ti chiedono di verificare i tuoi dati inserendoli un una pagina web "fake", con grafica e testi quasi identici al sito web ufficiale della banca. Fai sempre attenzione alla correttezza dell'indirizzo web delle pagine che visiti e insospettisciti da errori grammaticali nei testi o da immagini di bassa qualità.

Recupera informazioni dal web

Se fai acquisti online, vuoi perché hai trovato quel particolare prodotto ad un prezzo davvero vantaggioso, vuoi perché hai trovato l'unico sito web che vende quel preciso prodotto, verifica sempre e comunque le recensioni web sul venditore e sull’ecommerce ,soprattutto se è la prima volta che effettui acquisti lì. Inoltre, tutti gli e-commerce che si rispettino hanno sempre i dati legali, come la partita IVA, esplicitati. Solitamente li trovi nel footer.

Se non trovi nessuna recensione, magari perché l'attività è nuova, accertati che l'azienda esista realmente e abbia dei contatti email o telefonici con cui è possibile contattarli. Se le informazioni recuperate non ti convincono, considera spendere qualcosina di più per acquistare da un portale maggiormente affidabile.

ci sono però anche della buone norme di sicurezza informatica da prendere in considerazione. Vediamole:

Verifica sempre l'indirizzo web

Verifica che l'indirizzo al quale ti stai collegando sia corretto e che non sia una copia malfatta. Puoi assicurarti che sia sicuro se la URL, l'indirizzo, inizia con "https"e non solo “http”: la “s” aggiuntiva, infatti, indica la trasmissione dei dati avviene in forma criptata, anziché in chiaro come per gli indirizzi "http".

Ulteriore conferma si può trovare nella visualizzazione di nella barra di navigazione del simbolo di un lucchetto chiuso. Questo è un must nelle pagine in cui si inseriscono i propri dati per il pagamento.

Monitora lo status di salute dei tuoi dispositivi

Assicurati che il tuo pc, tablet smartphone siano protetti, mantenendo sempre aggiornato il sistema operativo e scegliendo anche un buon antivirus, un antispyware o un firewall, se possibile.

Scegli delle password sicure

Per ogni tuo account, che sia di posta elettronica, del sito ecommerce, della banca online, scegli una password univoca e sicura che preveda lettere maiuscole e minuscole, numeri e “caratteri speciali” (punto interrogativo, esclamativo, chiocciola, parentesi, ecc.).

Sembra banale ribadire questo concetto nel 2024, ma ancora tante, troppe persone scelgono password riconducibili, per esempio, alla loro data di nascita o ai nomi dei propri famigliari stretti, e le riutilizzano su più piattaforme, facilitando così il data breach, cioè la violazione dei propri dati personali.

Inoltre, non usare la stessa password per anni, ma aggiornala periodicamente (è buona pratica ogni 3-6 mesi) e non lasciare i tuoi PIN o le password di accesso scritti su fogli di carta (se lo fai, a tuo rischio e pericolo, custodisci questi appunti in un luogo davvero sicuro).

Controlla periodicamente gli estratti conto

Infine, controlla periodicamente i tuoi estratti conto per individuare eventuali attività sospette. Se ritieni che i tuoi dati bancari o finanziari siano stati compromessi, contatta immediatamente la tua banca e le Forze dell’Ordine.

fonti:

Report annuale della Banca d'Italia

Report Osservatorio Cyber di Crif

Reseconto annuale della Polizia Postale (2023)

tot