La differenza tra Ditta Individuale e Libero Professionista
Ditta individuale o libero professionista: quale scegliere?
Ditta individuale o libero professionista? C’è spesso confusione tra questi due concetti.
Se stai pensando di aprire partita IVA e lanciare il tuo nuovo business, ma ancora non sai quale sia la forma giuridica più adatta per l’attività che andrai a svolgere, in questo articolo chiariremo le caratteristiche e le principali differenze fra la forma di Ditta Individuale e di Libero Professionista.
Ma dobbiamo fare un passo indietro prima perché, per comprendere a pieno queste due definizioni legali, bisogna prima capire cosa si intende esattamente per artigiano, commerciante e libero professionista.
Se desideri approfondire ulteriormente, FidoCommercialista ha realizzato un video dettagliato sull’argomento, lo puoi recuperare qui.
Buona lettura!
Chi è il commerciante?
La figura del commerciante si caratterizza per l’acquisto di prodotti o servizi a un determinato prezzo, che vengono poi rivenduti a un prezzo maggiore, generando un profitto.
Principali obblighi del commerciante
- Apertura partita IVA: da effettuare presso l’Agenzia delle Entrate.
- Iscrizione alla Camera di Commercio e conseguente iscrizione alla gestione commercianti INPS.
- Contributi previdenziali: i commercianti sono tenuti a pagare contributi fissi annuali. Per gli adempimenti legati al pagamento dei contributi INPS commercianti, puoi consultare il seguente articolo aggiornato.
Se sei già un lavoratore dipendente full-time, puoi anche richiedere l’esenzione contributiva INPS per evitare duplicazioni.
Chi è l’artigiano?
L’artigiano è un imprenditore che svolge personalmente e professionalmente un lavoro manuale, che rappresenta l’elemento prevalente nella sua attività.
Obblighi principali dell’artigiano
- Iscrizione alla Camera di Commercio: in una sezione speciale del registro delle imprese.
- Pagamento contributi INPS: anche gli artigiani sono soggetti al versamento di contributi fissi annuali. Per gli adempimenti legati al pagamento dei contributi INPS artigiani, puoi consultare il seguente articolo aggiornato.
Assicurazione INAIL: obbligatoria per tutelarsi dai danni fisici derivanti dal lavoro.
Chi è il Libero Professionista?
Il Libero Professionista appartiene alla macro-categoria dei lavoratori autonomi e si distingue per lo svolgimento di un’attività prevalentemente intellettuale.
I due tipi di Libero Professionista
- Con Albo professionale: è richiesta un’abilitazione specifica e l’iscrizione all’ordine (ad esempio medici, avvocati, ingegneri).
- Senza Albo professionale: non è necessaria un’abilitazione (ad esempio consulenti, social media manager, fotografi).
Obblighi del Libero Professionista
- Iscrizione alla Gestione Separata INPS (se non esiste una cassa previdenziale dedicata, come per gli avvocati o i medici).
- L’attività non prevede obblighi imprenditoriali, ma richiede la gestione della propria partita IVA.
Ditta Individuale e Libero Professionista: le differenze principali
Per tornare alla domanda iniziale: qual è la differenza tra Ditta Individuale e Libero Professionista?
La risposta dopo i concetti che abbiamo affrontato è in realtà molto semplice: la differenza essenziale tra queste due forme giuridiche dipende dal tipo di attività svolta, principalmente tra la prestazione di servizi di natura intellettuale (Libero Professionista) e quella di vendita/realizzazione di prodotti e artefatti di natura manuale (artigiano/commerciante).
Inoltre a differenza del Libero Professionista, la Ditta Individuale presenta l’obbligo di Iscrizione al Registro delle Imprese, mentre il Libero Professionista, è obbligato all’iscrizione alla Gestione Separata INPS o, se tenuto all’iscrizione ad un albo con cassa privata connessa all’albo, all’iscrizione a quest’ultima.
In sintesi quindi:
- La forma di Ditta Individuale: è indicata per chi produce o vende beni, o per chi svolge attività artigianali e commerciali. È necessario iscriversi al Registro delle Imprese e versare contributi fissi.
- La forma di Libero Professionista: è invece ideale per chi offre servizi intellettuali o tecnici, richiede l’iscrizione alla Gestione Separata INPS o a cassa privata (ove presente albo con cassa privata). I contributi sono variabili e calcolati in base al reddito.
Attenzione!
La scelta della forma giuridica non equivale a quella dell’inquadramento fiscale: se desideri approfondire anche questo aspetto, puoi leggere l’articolo del nostro blog (sempre in collaborazione con FidoCommercialista) dove abbiamo trattato nel dettaglio la differenza tra regime fiscale ordinario e semplificato.
Come scegliere la forma più adatta a te?
Se hai intenzione di avviare un’attività di consulenza o un lavoro intellettuale e prevedi guadagni iniziali contenuti, la libera professione è generalmente la scelta migliore. Al contrario, se vuoi aprire un’attività commerciale o artigianale, la Ditta individuale è obbligatoria, anche se comporta costi maggiori e una gestione più articolata.
Prima di decidere, rifletti sui tuoi obiettivi a lungo termine. Vuoi ampliare l’attività con collaboratori o dipendenti? Oppure preferisci lavorare da solo e mantenere una gestione semplice?
Per una decisione consapevole e ben ponderata, affidati all’esperienza di un Dottore Commercialista. Con FidoCommercialista, puoi ricevere supporto personalizzato. Prenota ora la tua prima consulenza gratuita con un consulente dedicato che ti guiderà passo dopo passo nella scelta e negli adempimenti successivi. E se apri la partita IVA con FidoCommercialista ricevi anche una promozione per aprire il tuo conto aziendale online con Tot.