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Cos’è il POS e cosa può fare per il marketing?

Redazione Tot
Redazione Tot
5 dicembre 2022
Cos'è il POS

Lo usiamo quotidianamente, dal bar, al supermercato, al ristorante, o anche per pagare il pieno di carburante, o l’accesso ai mezzi pubblici. Croce e delizia dei commercianti - spesso “vittime” di luoghi comuni legati alle commissioni - ma anche di tutti noi titolari di carte di debito e di credito, continuamente abituati ad avvicinarle e poggiarle in un verso, poi nell’altro, e spesso digitando anche il PIN. Stiamo parlando ovviamente del POS, ovvero il lettore, meglio il terminale elettronico attraverso il quale effettuare pagamenti per l’acquisto di beni e servizi.

Cos'è il POS?

POS è l’acronimo di Point Of Sale, punto di vendita: volendo trovare una definizione più dettagliata potremmo dire che il POS è uno strumento di pagamento elettronico utilizzato da imprese e attività di ogni tipo per registrare le transazioni di vendita dei clienti.

Il POS è a tutti gli effetti un lettore di carte di pagamento, in grado di elaborare una transazione e inviare direttamente le informazioni alla banca.

Si tratta di un'evoluzione e integrazione di quello che un tempo chiamavamo “registratore di cassa”, il POS è in realtà uno strumento in continua trasformazione: hardware e software, ovviamente, ma non solo. Esistono infatti differenti tipologie di POS, ecco le principali:

POS Tradizionali: fissi o wireless

Forse lo strumento più noto e che orami siamo abituati a vedere sui banconi di bar e negozi. Si tratta di un dispositivo fisico che opera da terminale di pagamento in loco, comunemente usato nei punti vendita fisici.

POS mobile

Si tratta di dispositivi portatili, come smartphone o tablet, che possono essere utilizzati per elaborare transazioni attraverso collegamento wireless alla rete.

POS virtuale

Si tratta di un software che consente di elaborare transazioni tramite browser web, senza la necessità di un dispositivo (hardware) aggiuntivo, utilizzato per le vendite online e per i servizi che richiedono la fatturazione online.

Cosa può fare un POS (oltre al pagamento)?

Il pagamento POS è forse oggi la funzionalità più “banale” di questi dispositivi.

Grazie all’automatizzazione del processo di transazione, il POS semplifica ed ottimizza diverse operazioni di vendita al dettaglio, e contribuisce - attraverso la tecnologia - a raccogliere e monitorare importanti dati inerenti le vendite.

A seconda delle funzionalità del software del POS, infatti, gli esercenti possono ad esempio tenere traccia dei prezzi, delle modifiche all'inventario, dei ricavi, così come report sulle abitudini d’acquisto dei clienti, fino alla generazione di coupon con sconti per (incentivare) gli acquisti futuri.

Ma non è solo questo. Gli esperti di marketing sanno quanto sia importante l’uso dei display per guidare e incentivare gli acquisti dei consumatori. Ed è così che cambia anche la “forma” del POS, la sua collocazione all’interno del negozio e, di conseguenza, il modo in cui i clienti interagiscono direttamente con lo strumento.

Diventato recentemente obbligatorio, possiamo trovarlo integrato nella cassa self-service di un ipermercato, ad esempio, o anche in tutti quei ristoranti (pensiamo alle più note catene di fast food), all’interno dei quali i clienti possono visualizzare i menu ed effettuare ordini attraverso un "totem" o da tablet direttamente al tavolo.

L'Italia è davvero il paese dei contanti? Qualche dato sul POS e i pagamenti digitali

Nonostante i luoghi comuni riguardo l'Italia e il nostro attaccamento al contante, l'ultimo report dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, relativo al 2023, ci racconta un'altra storia.

I pagamenti digitali in Italia sono sempre più utilizzati (+13% rispetto al 2022) e, sebbene la curva di crescita stia raggiungendo il suo plateau fisiologico, si stima che per il 2024 il totale dei pagamenti digitali dovrebbe raggiungere un valore di poco inferiore al totale del transato in contanti.

La maggior crescita all’interno del comparto dei pagamenti digitali si è registrata nei mobile e wearable payments, ovvero quei pagamenti che effettuiamo utilizzando i nostri wallet su smartphone o smartwatch e che sono arrivati a superare i 12 miliardi di euro, oltre il doppio rispetto al 2022 e in crescita costante dal 2019.

E il POS?

I terminali POS in Italia sono circa 3 milioni, 1 ogni 20.000 abitanti: numeri che ci mettono tra i paesi europei con la maggiore disponibilità di questi strumenti di pagamento.

fonti

Corcom

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