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Come avviare una startup: da manager

Redazione Tot

14 marzo 20253 min

Il percorso di un imprenditore inizia con l’identificazione di un problema reale o di un’opportunità inesplorata. Può trattarsi di una grande sfida globale, come la sostenibilità, o di un’esigenza specifica legata a un settore di nicchia.

Osservando il proprio contesto professionale, ma anche sociale e di vita privata, un futuro founder dovrebbe chiedersi:

- Quali problemi esistenti ho notato nel mio settore?
- Quali inefficienze potrebbero essere risolte con una soluzione innovativa?
- Esistono già alternative sul mercato? Se sì, sono realmente efficaci?
- Come posso offrire un prodotto più semplice, economico o accessibile?

Le risposte a queste domande rappresentano il punto di partenza per trasformare un’idea in un progetto concreto.

L’esperienza è un vantaggio quando si avvia una startup

L’immagine un pò stereotipata del giovane imprenditore che, partendo da un garage, rivoluziona il mercato con un’idea innovativa è affascinante, ma i dati ci raccontano una storia diversa.

Da uno studio della Harvard Business Review e un altro analogo del National Bureau of Economic Research, si osserva come l’età media dei founder di startup di successo sia intorno ai 45 anni.

Se ci si riflette bene è anche chiaro il perché: la combinazione di esperienza, network e competenze settoriali aumenta significativamente le probabilità di riuscita.

Questo non significa che le startup fondate da giovani talentuosi siano destinate a fallire, anzi, ci sono casi eclatanti di successi straordinari come Facebook o lo stesso Google, ma sicuramente avere un bagaglio di esperienze pregresse comporta notevoli vantaggi.

Vediamoli nel dettaglio.

I punti di forza dei manager che diventano founder

1. Conoscenza del settore: chi ha trascorso anni lavorando in un determinato settore ha una visione chiara delle sfide e delle inefficienze presenti. Questo gli permette di identificare opportunità di innovazione che un founder alle prime armi potrebbe non cogliere.
2. Network e relazioni: un professionista con anni di esperienza ha costruito una rete di contatti solida tra colleghi, fornitori, clienti e persino investitori. Questo patrimonio relazionale rappresenta un vantaggio competitivo essenziale per accelerare lo sviluppo della startup.
3. Capacità di gestione e leadership: aver già gestito team, budget e strategie aziendali aiuta a evitare errori comuni e a prendere decisioni più ponderate rispetto a un giovane imprenditore con meno esperienza pratica.

Le sfide del passaggio da manager a founder

Nonostante i vantaggi, il percorso per diventare startup founder non è privo di sfide, anche per manager esperti e con molta esperienza pregressa. Chi decide di passare dal mondo corporate all’imprenditoria, infatti, si trova comunque ad affrontare alcuni ostacoli.

1. Apprendimento delle dinamiche di una startup: la necessità di doversi abituare a un approccio più agile, interattivo e orientato al rischio rispetto alle strutture aziendali tradizionali con workflow consolidati.
2. Gestione finanziaria e fundraising: la raccolta fondi e la pianificazione finanziaria richiedono competenze specifiche che spesso devono essere acquisite ex novo.
3. Mentalità imprenditoriale: passare da eseguire strategie aziendali consolidate a costruire un modello di business innovativo da zero.

Il Caso di Doris Messina e l’iniziativa Tot. Circle

Un esempio concreto di questa transizione è quello di Doris Messina, CEO e Co-founder di Tot, piattaforma digitale per la gestione finanziaria dei business che include al suo interno un conto aziendale online completo di tutti gli strumenti di pagamento.

Dopo oltre vent’anni di esperienza nel settore dell’innovazione bancaria, Doris ha deciso di lanciare la sua startup per rispondere a un’esigenza che lei è stata in grado di intercettare proprio grazie alla sua esperienza in quel mondo: ovvero la necessità di semplificare la gestione bancaria e amministrativa dei business, in particolare nel vasto contesto delle piccole e medie imprese (PMI).

Proprio per supportare altri professionisti in questo passaggio emozionante, ma delicato, è nato Tot. Circle: un’iniziativa di formazione e mentoring promossa da Tot che si rivolge a manager con aspirazioni imprenditoriali, freelance e futuri leader di imprese familiari.

Il programma si distingue per un approccio pratico e interattivo, combinando sessioni di formazione su gestione finanziaria, amministrativa, legale e HR, con workshop tematici di leadership, comunicazione, innovazione e momenti di mentorship con esperti del settore, per confrontarsi con chi ha già affrontato sfide simili. Non mancheranno infine occasioni per fare networking.

La partecipazione è del tutto gratuita e il termine ultimo per mandare la propria candidatura è il 16 marzo.