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Bonifici Parlanti: la guida completa per le detrazioni fiscali

Redazione Tot
Redazione Tot
20 maggio 2024
Una guida completa sui bonifici parlanti per sfruttare gli incentivi dello Stato

Superbonus, Ecobonus, Bonus mobili… sono tutti incentivi statali e sì, per accedervi o per erogare servizi poi detraibili, devi pagare o farti pagare con bonifico parlante.

Si chiama “parlante”, ma non è così immediato capire in cosa consiste e quali siano le differenze rispetto ai bonifici normali. E allora eccoti la super guida Tot sui bonifici parlanti, così la prossima volta saprai come pagare per ottenere delle detrazioni fiscali.

Ultima cosa prima di addentrarci: se hai un conto business Tot puoi ricevere bonifici parlanti, così i tuoi clienti ti pagano sfruttando le detrazioni fiscali.

Cosa sono i bonifici parlanti?

Per bonifico parlante si intende una tipologia di trasferimento di denaro che include informazioni aggiuntive oltre a quelle standard. A differenza dei normali bonifici, ordinari o istantanei, infatti, la causale deve essere più dettagliata, con informazioni utili sia per chi invia che per chi riceve il pagamento.

Sono proprio queste informazioni aggiuntive che rendono un bonifico, "parlante", in quanto vi è una spiegazione completa e dettagliata del perché viene effettuato un pagamento.

Questo tipo di bonifico è stato introdotto per aumentare la trasparenza finanziaria e combattere l'evasione fiscale e ha poi trovato largo utilizzo proprio per sfruttare le agevolazioni fiscali che lo Stato mette a disposizione.

Al di là della complessità maggiore nella compilazione, non ci sono comunque differenze sostanziali e i bonifici parlanti si pagano come i normali bonifici bancari, attraverso l'area riservata del vostro provider di servizi di pagamento, selezionando, quando possibile, l'opzione "bonifico parlante" o "bonifico per agevolazioni fiscali".

Che informazioni deve includere un bonifico parlante?

Vediamo le informazioni che non devono mancare in un bonifico parlante:

  • I dati dell'ordinante del bonifico: nome, cognome e codice fiscale della persona. Nel caso ci fossero più ordinanti è necessario inserire tutti i dati relativi alle singole persone. Se invece la richiesta di detrazione proviene da un condominio, saranno necessari i dati dell’amministratore, il codice fiscale relativo all’edificio o quello dell’inquilino che pagherà l’intervento.
  • I dati del beneficiario del bonifico parlante: in questo caso, oltre al codice fiscale, dovrà essere inclusa anche la partita IVA.
  • La causale del bonifico: nella causale bisogna specificare, oltre che il motivo del pagamento, anche il numero di fattura e i riferimenti contrattuali. Qualora richiesto, è bene inserire anche informazioni in merito alla normativa di legge che riguarda la detrazione che si vuole ottenere.

I vantaggi dei bonifici parlanti

Sono una rogna per la compilazione, è vero, ma i bonifici parlanti hanno dei vantaggi:

  • Maggiore tracciabilità: le informazioni aggiuntive consentono una maggiore tracciabilità delle transazioni.
  • Maggiore trasparenza: i bonifici parlanti forniscono maggiore chiarezza sul motivo del pagamento. Questo può essere utile sia per le persone che ricevono i pagamenti, sia per le autorità fiscali che necessitano di informazioni dettagliate sulla natura delle transazioni.
  • Riduzione del rischio di errori: le informazioni aggiuntive possono ridurre il rischio di errori o fraintendimenti nelle transazioni.
  • Conformità alla normativa: in alcuni casi, l'utilizzo di bonifici parlanti è obbligatorio per conformarsi alle normative fiscali sull’antiriciclaggio o, appunto, per ottenere detrazioni fiscali.

Quali incentivi posso sfruttare pagando con bonifico parlante?

I bonifici parlanti sono utilizzati come prova del pagamento per un determinato servizio. Ecco le principali detrazioni a cui si può accedere pagando con un bonifico parlante:

  • Detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, come ristrutturazioni di interni o il recupero di edifici storici.
  • Ecobonus ed incentivi per l'efficienza energetica, come l'installazione di pannelli solari, la sostituzione di infissi e l'isolamento termico.
  • Incentivi per l'acquisto di elettrodomestici con classe energetica elevata.
  • Altri incentivi settoriali: a seconda della regione in cui si risiede, infatti, potrebbero essere previsti ulteriori incentivi fiscali per specifiche categorie di interventi, come il recupero di beni culturali.
  • Incentivi rivolti alle imprese: recentemente sono stati messi a disposizione anche molti incentivi volti a digitalizzare il panorama delle aziende italiane, come il credito d’imposta per la formazione 4.0 o il Fondo PMI per la digitalizzazione.

Compilare un bonifico parlante per ristrutturazioni

Se stai effettuando un pagamento relativo a lavori di ristrutturazione, è fondamentale compilare correttamente la causale del bonifico. Le detrazioni fiscali per ristrutturazioni si applicano a questi interventi:

  • Miglioramento dell'efficienza energetica: isolamento termico, sostituzione di finestre e serramenti con modelli ad alta efficienza energetica e installazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza.
  • Ristrutturazione degli interni: lavori di ristrutturazione interna come la rimozione o la sostituzione di pareti divisorie, pavimenti, soffitti, rifacimento di impianti idraulici ed elettrici.
  • Recupero di edifici storici: restauro di edifici storici o monumenti, compresa la conservazione e il restauro di elementi architettonici caratteristici.
  • Adeguamento sismico: interventi finalizzati a migliorare la sicurezza strutturale degli edifici esistenti, come il consolidamento delle fondazioni, l'installazione di sistemi di irrigidimento e altro.
  • Accessibilità: lavori per rendere gli edifici accessibili alle persone con disabilità, come l'installazione di rampe, ascensori o montascale.
  • Risanamento ambientale: interventi finalizzati alla rimozione dell'amianto o all'eliminazione di sostanze nocive presenti negli edifici.

Compilare un bonifico parlante per l’Ecobonus

Se stai effettuando un pagamento relativo a lavori di efficientamento energetico, è fondamentale compilare correttamente la causale del bonifico. Le detrazioni fiscali per l’Ecobonus si applicano, in genere, a questi interventi:

  • Isolamento termico: l'installazione di materiali isolanti per ridurre le dispersioni di calore attraverso pareti, solai, pavimenti e tetti.
  • Sostituzione di finestre e serramenti: l'installazione di infissi ad alta efficienza energetica per ridurre le perdite di calore e migliorare l'isolamento termico degli edifici.
  • Sostituzione di impianti di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza: come pompe di calore, caldaie a condensazione, sistemi di climatizzazione efficienti e altro ancora.
  • Sostituzione di impianti di produzione di acqua calda sanitaria: l'installazione di scaldacqua solari o pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.
  • Installazione di impianti fotovoltaici: l'installazione di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
  • Audit energetico: l'esecuzione di un audit energetico per valutare le prestazioni degli edifici e identificare aree di intervento.

Gli errori più comuni quando si compila un bonifico parlante?

Non vuoi sbagliare quando compili un bonifico parlante. Ecco gli errori più diffusi:

  • Errori nella causale: scrivere una causale imprecisa, ambigua o incompleta è uno dei principali errori. È importante fornire una descrizione chiara e accurata del motivo del pagamento.
  • Omissioni di informazioni cruciali: dimenticare di inserire il numero di fattura, i dettagli contrattuali o altre informazioni di riferimento.
  • Errori o omissioni nei dati del beneficiario: inserire il nome o i dettagli del beneficiario in modo errato può portare a un bonifico non riuscito.

Si possono correggere i bonifici parlanti se ho commesso un errore?

Quando ti accorgi di aver commesso un errore nella compilazione, se non vuoi perdere la possibilità di sfruttare le detrazioni fiscali c’è una sola cosa da fare e conviene farla il più velocemente possibile: contattare la banca e chiedere subito assistenza.

In molti casi sarà possibile apportare correzioni, ma tieni comunque presente che ogni banca ha delle politiche diverse in merito alla possibilità di modificare dei bonifici. Inoltre, potrebbe essere più difficile se il bonifico è già stato elaborato e specialmente se il denaro è già stato trasferito. Insomma, è meglio non sbagliare.

Fonti:

Agenzia delle Entrate Agenzia delle Entrate

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